Chi dunque guarirà coloro che si dicono sani ??
Ecco i banner THE FABO'S BLOG Trieste da aggiungere al vostro sito !!!
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Etichette: Comunicazioni, Informative
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Autore :
Carpinteri & Faraguna
Titolo :
Débegnac Débegnac
Prefazione :
La signora Débegnac è uno dei più gloriosi personaggi de «La Cittadella», illustre e longeva testata satirica. Coprotagonista dell’opera, evocata dal figlio che è l’unico «io parlante», e narrante, «la mama»: la Madre per eccellenza, possessiva, un po’ svanita vista l’età avanzata, ma comunque inossidabile e determinata come può esserlo solo una «mama» triestina. «Débegnac Débegnac» si articola in 64 storie che si snodano sul filo del telefono in un fuoco d’artificio di battute nel più tipico stile di Carpinteri & Faraguna.
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Autore :
Fumi Fabio et alii
Titolo :
El monario
Prefazione :
Si tratta di un dissacrante ed esilarante «stupidarietto etimologico» ispirato al nonsense. Nato come divertissement che dapprima era stato accuratamente celato, quasi un appuntamento clandestino o un amore impresentabile da un gruppo di insospettabili professionisti, si è allargato ad amici, mogli e perfino figli contagiati da un gusto irrefrenabile di cimentarsi in questo gioco irriverente, benchè innocuo e soprattutto divertente, con il lessico.
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Autore :
Covaz Roberto & Turel Annalisa
Titolo :
La Costiera triestina
Sottotitolo :
Storia e misteri di una strada
Prefazione :
Si chiama flysch, deriva dal verbo tedesco che significa slittare. Il flysch è la caratteristica geologica della costiera triestina. Una fascia di terra lunga poco più di 15 chilometri di terra ripida, dove il Carso passa il testimone al mare Adriatico. La costiera triestina è un maestoso e stupendo corridoio lungo il quale si ammira metro dopo metro, prospettiva dopo prospettiva, la scontrosa bellezza di Trieste. Ma la bellezza della costiera è minacciata dal flysch, o per meglio dire dalla sottovalutazione che l'uomo sta reiterando rispetto a questa insidiosa verità morfologica. La smisurata proliferazione di case, l'abbandono dei pastini e degli antichi sentieri dei pescatori stanno minando la stabilità della costiera, tagliata a metà da una strada unica al mondo, che è stata costruita un'ottantina di anni fa a scopo prevalentemente turistico e panoramico, ma che ancora oggi resta l'accesso principale a Trieste con tutte le conseguenze che ne derivano. Non ultima l'asserita pericolosità, una fama immeritata. La costiera triestina e la sua strada sono i protagonisti di questo libro, che pagina dopo pagina accompagna il lettore in un viaggio a zigzag tra la storia, le consuetudini e la cronaca tormentata di questo piccolo, meraviglioso microcosmo giuliano. Un libro che è anche una denuncia, un appello: qualcuno salvi la costiera. Potrebbe crollare.
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Autore :
Zeper Nereo
Titolo :
Tropa roba
Sottotitolo :
Fighe a nastro, verte mai viste, cisturie orende, feri che marcia de dio, regolari piconi e altre cazadone ufo del mitico Cianeto
Prefazione :
Attraverso lo strumento ora ermetico e fulminante, ora fiorito e torrentizio di un triestino pieno di neologismi, termini del gergo giovanile e personale estro espressivo, il personaggio di Cianeto, il classico diciassettenne con moto, codazzi di fan(ciulle) e poca voglia di scuola, presenta una serie di gustose telefonate ad amici e ragazze. Si delinea così uno spaccato generazionale e psicologico intimamente connesso con il carattere di una Trieste sempre uguale a sé stessa.
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Etichette: Comunicazioni, Informative
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Questo xe un blog de un mulon Triestin che per lavor el xe a (Roma) (Mantova) (Treviso) (Gorizia) finalmente a Trieste, che ga volù farse una vetrina in rete, per sentirse vizin ala sua cità ma più per scherzo che altro, quindi se avisa tuti i letori che quel che el scrivi ga intento puramente satirico e no va in nissun modo ciapado sul serio. Chi vol ridi, chi vol fa de meno. Anche se el parla de robe che alcuni poderia definir serie, se vol chiarir subito che qua no se ga el dirito de sentirse offesi. Vita, morte, preti, religioni, malattie (anche gravi, come la forfora), politici, gente viva e gente che sburta radicio. Quel che ghe ispira, pol diventar bersaglio. I suscettibili vadi a leger Paperino
